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REALTÀ
CONCOMITANTI

L’intelligenza artificiale ridisegna la Pinacoteca di Brera.
Donato Bramante

Cristo alla colonna

1487 - 1490

Olio su Tavola

93,7 × 62,5

Ordinata per l’abbazia di Chiaravalle e attualmente custodita nella collezione della Pinacoteca di Brera, l’opera Cristo alla Colonna (1487 – 1490) di Donato Bramante tocca tutt’oggi tantissimi per la sua presenza dovuta al gioco di luce, colori e dettagli svolti dall’autore.

Il dipinto ritrae l’immagine di Gesù collegato a una colonna prima di andare in calvario. Lo scenario dello sfondo è un classico rinascentista, il che riporta in linea con la necessità di collocarlo nell’abbazia milanese nel 1485. L’inquadramento di Cristo in primo piano ti fa sentire il suo dolore e la sua ansia nel momento della flagellazione. Inoltre, il contesto fa ricordare chi è stata la figura di Gesù secondo le scritture: un uomo che acoglieva tutti quelli che erano emarginati dalla società e che proprio per questa ragione fu crucificato. Sulla finestra si vedono navi turche, le quali dovrebbero rappresentare la minaccia dell’espansione Ottomana per l’impero bizantino, paragonando questo sentimento della chiesa a quello di Cristo nella flagellazione.

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"a painting of a man tightened with a rope to a column, window looking at boats on a river and rocky mountains on the back, albrecht durer, inspired by Leonardo da Vinci, google arts and cultures, inspired by Piero della Francesca, prison scene, goblet at the window, laurel wreath on his head, malnourished, crying and whispering expression on his face, looking at the left, surrealism, neogothic art, renaissance art, artforum, as a tarot card" (CLIP Interrogator su l'opera originale di Donato Bramante)

Realtà concomitanti

Mirella Corrocher

2024

Ridisegno fatto con DreamStudio basato nel prompt generato su CLIP Interrogator

1350 x 1080

L’opera Realtà Concomitanti (2024) è una rilettura dall’unico dipinto fatto su tavola di Donato Bramante, e cerca di fare rifletere sull’esistenza nella contemporaneità e nella relazione ciclica con il passato. Riprendendo l’opera originale, questa è ritratto di due storie e tempi diversi che spremono pene e dolore — cioè Cristo e il calvario nei tempi Romani, e la chiesa con i turchi nel Rinascimento. Proseguendo dalla lettura qua espressa, per reinterpretare un’opera così espressiva è stato deciso di lavorare gli stessi aspetti, anche su pene e dolore, nell’attuallità. Tra le questioni del mondo d’oggi, mettiamo in luce la guerra nella zona di Gaza, nella quale le donne e bimbi sono coloro che soffrono di più ingiustamente, mentre allo stesso tempo, in altri parti del pianeta, persone famose e influenti propagano la stravaganza, come accade nel MET Gala. La critica si svolge sull’esclusività dell’evento che chiede la tassa di 75 milla dolarri a testa ai participanti, risorse che avrebbero potuto aiutare tantissimi con più bisogno. Così l’argomento cerca di evidenziare che ci sono e ci saranno sempre realtà concomitanti. 

"a picture of a Palestine woman tightened with a rope to a column, window looking at a MET gala party, albrecht durer, inspired by Leonardo da Vinci, google arts and cultures, inspired by Piero della Francesca, prison scene, bottle of Dom Perignon at the window, laurel wreath on her head, malnourished, looking at the left, crying and whispering expression on her face, neogothic art, renaissance art, artforum, as a tarot card" (PROMPT modificato dall'autore per generazione su DreamStudio)

Merchandising

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